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giovedì 2 novembre 2017

IL MIO AMICO NANUK IL SEGUITO...

CIAO A TUTTI  VOLEVO CHIEDERVI, VI E' MANCATA LA STORIA DI NANUK? PERFETTO, SPERO MOLTO PERCHE' DA ADESSO NON DOVETE PIU' ASPETTARE!!!!!!!! SAPPIATE CHE HO MODIFICATO LO SVOLGIMENTO DELLA STORIA: E' FRUTTO DELLA MIA MENTE,  QIUNDI NON CERCATE DISPERATAMENTE IL SEGUITO!!
ECCOVI LA CONTINUAZIONE...

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 IL GHIACCIO SI STAVA SCIOGLIENDO.
HO MESSO IL MOTORE AL MASSIMO, MA STAVO CADENDO, HO MOLLATO IL MANUBRIO MENTRE L'ACQUA RAGGIUNGEVA IL MIO CORPO E ALLA FINE
SONO SPROFONDATO...
SENTENDO LE MIE URLA IL
"CONQUISTADORES DI POSTO" E' RIUSCITO A SALVARMI TRAINANDOMI, INSIEME AL CUCCIOLO, SU UN ICEBERG DI GHIACCIO ANCORA INTATTO...
...NON MI SCORREVA PIU' IL SANGUE.
MI PORTARONO IN UN VILLAGIO LI' VICINO, MA NON MI ACCORSI DI NIENTE, DECISERO DI UTILIZZARE UNA TECNICA CHE FINO A QUEL MOMENTO NON AVEVO MAI CONOSCIUTO PER SCALDARMI:
MI SI AVVICINARONO DUE PERSONE, MI SEMBRAVA CHE UNA FOSSE UNA RAGAZZA, FORSE DELLA MIA ETA', NON CAPIVO COSA STESSE SUCCEDENDO E NON AVEVO NEMMENO LA FORZA DI APRIRE GLI OCCHI;
ME NE RESI CONTO PIU' TARDI, QUANDO SI MISERO ACCANTO ME E MI COCCOLARONO, SEMBRAVA DI ESSERE NELLA CULLA, COME SE QUALCUNO FOSSE LI' PER SEMPRE A PROTEGGERTI,  E COSI' FECERO FINCHE' NON MI RIPRESI.
BEVVI UNA TAZZA DI LATTE CALDO, O ALMENO QUALCOSA CHE GLI ASSOMIGLIAVA; ERO CONCENTRATO A SORSEGGIARLA  MENTRE PENSAVO A COME SI POTEVA ESSERE SENTITO IL MIO AMICO SENZA PIU' LA MADRE AL SUO FIANCO... MAGARI COSI'...
E DA QUEL MOMENTO HO PENSATO ANCHE ALLA MADRE, TUTTA SOLA CON IL SUO PICCOLO SPERDUTO IN UN MONDO COSI' GRANDE..
DECISI DI INTRAPRENDERE SUBITO IL LUNGO TRAGITTO GIA' DALL'INDOMANI.
7:00 ALASKA
"BRR... FA UN FREDDO CANE", CONTINUAVO A RIPETERMI MENTRE INCOMICIAI A SCALDARE IL MOTORE; AVEVO CHIESTO IN PRESTITO VERSO LE 4:00 UNA PIANTINA DEL LUOGO IN MODO DA RIUSCIRE A INDIVIDUARE LA PRIGIONE DELLA MAMMA; ANDAI PIU' VELOCE DELLA LUCE
FINO A CADERE ROMPENDOMI IL TENDINE, NON RIUSCIVO A CAMMINARE MA CON IL VISO INTRISTITO DELL'ORSO E PENSANDO CHE LA SUA VITA DIPENDEVA DA ME NON POTEVO TORNARE INDIETRO.
MANCAVANO ORMAI POCHI CHILOMETRI ALLA META' E AVEVO GIA' RICONOSCIUTO IL MUGOLIO DELL'ORSA CHE TENTAVA DI CHIAMARE IL SUO PICCOLO; ESSO, NON POTENDO RESISTERE AL SUO RICHIAMO, BALZO' GIU' COME UNA LEPRE, E CON LA SUA FORZA CERCAVA IN TUTTI I MODI DI ENTRARE.
HO URLATO COME UN PAZZO, NON SO COSA,  PER FARMI SENTIRE, MA ERA TROPPO TARDI, LO AVEVANO PRESO...
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E PER FINIRE:
PURTOPPO ALLA VOLTA PROSSIMA...
MI RACCOMANDO NON MANCATE!!!!!!
P.S IL PROSSIMO GIOVEDI' VI SVELERO' IL GRANDE FINALE!!!!!!!!!!!!!!!
E' TUTTO DA 
A.D'308.

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