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giovedì 18 gennaio 2018

DARK SATANA 2

  💀💀💀☠☠... DARK SATANA... IL SEGUITO...💀💀💀☠☠
Ultima cosa, non so se domani sarò ancora vivo.... mio padre ha trovato il luogo in cui mi nascondo, deve solo chiedere e, come è successo al suo amico, ben presto farà un frullato di tutto l'universo... 
Devo impedirglielo.
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8:00 del mattino, caro diario, ho trovato un rifugio per ieri notte: una piccola grotta marina, mi sono addormentato; dopo qualche ora,come per magia mi è apparsa una luce, non stavo sognando, era pura realtà. Mi sono incamminato verso di essa e l'ho vista: una conchiglia. Posso dire che è inutile? Si, ma non è, ha la forma di una chiave: come è possibile? Non puo' esistere, vero? Ora la sto raccogliendo, c'è su una scritta:"Eccoti". Eh... sa cosa voglio? No, è solo un sogno.


Forse qualcuno vuole collaborare con me. Amigo, no so che fare:
-Mi incammino per cercare la sua origine?
-O è una trappola di mio padre, no, non lo posso chiamare così: volevo dire DIAVOLO.
Mi devo fidare del mio istinto: vado  in montagna: qui non c'è niente, ho sbagliato posto: vado. Senti, lo riconosci? Non può essere: lo detesto come se non ci fosse un domani. Mi vuole ingannare, meglio, far scappare da qui: non avevo notato la corda sulla chiave: sembra che sono un cane da riporto: E' SOLO UNA TRAPPOLA
 in più mi rivuole con sé.
Addio tizio di cui non conosco il nome.
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Freddo... pensavo che facesse più caldo sull'Everest:  sto morendo congelato!!!
Aspetta, ecco una panchina, mi siedo solo due secondi per riposare..
Ah che comodità.... 
Ma.. cosa!!! Aiuto!!!!
Cos'è? Un rifugio?Ah, un nascondiglio segreto. Forse è dello Yeti!!!
 
Bella questa.
Comunque è strano: sembra un tempio in un bosco, ma qui siamo su un monte innevato!
Poi mi sono solo seduto e improvvisamente mi sono trovato qui.

Sembra un luogo da videogiovo: ricapitoliamo quello che è successo:
-panchina;
-nascondiglio;
-bosco;
Ultima cosa: diario vivo.

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Non è una scherzo: parla!!
-"Finalmente sei qui, tu cambierai il nostro futuro".
-"Sono Henton Gulliver, il  tuo maestro, devi allenarti per sconfiggere il male".
-"Non sono un mago, sono una persona come te: mio padre era Voldemort e ...
lo sai: la stessa storia che ti è successa. Ho 23 anni e anche se sono giovane ti potrò essere molto utile: potrai parlare con me scrivendomi sopra. PS: i diari non parlano,mi sono solo trasformato per te. Un giorno tuo padre sminuzzerà tutti noi, 
dobbiamo impedirgliero: lo vedi il tempio?
Ogni 9 anni tutti i poteri soprannaturali si allineano formando una forza incontrollabile: tu devi essere lì e ti devi fare colpire da quei poteri.
Ma, ma ,ma... sono solo un ragazzo! -"No, sei molto più di tutto questo".
 Ok ce la posso fare.
    -" Sei pronto,
Se hai bisogno di me, scrivimi. 
"Avverrà domani il fatto, non  puoi mancare".
...Addio."...
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Diario, ci sarò.
Non mancherò.
PS: -:"Caro DARK, non tornerai mai vivo dopo lo scontro con tuo padre".

 Alla prossima volta con il finale!!!!!!

👌👌👌👌👌👌👌👌👌👌

A.D'308


 
 

LA STORIA DEL NOSTRO TRICOLORE!!

Ciao ragazzi,
oggi vi parleremo del nostro tricolore. Inanzitutto il tricolore è composto da verde bianco e rosso e nasce con la "Repubblica Cispadana" a Reggio Emilia il 7 gennaio nel 1797. 




Questi colori sono stati scelti per diversi motivi, che ora vi elencheremo:
1. il verde è stato scelto perchè rappresenta il colore delle nostre pianure e colline 

2.il bianco è stato scelto perchè rappresenta  la neve sulle nostre montagne

3.il rosso è stato scelto perché rappresenta il sangue dei nostri caduti che hanno lottato per la patria.

La bandiera venne esposta il 17 marzo 1861 con la dichiarazione del Regno d' Italia; l'ida di rendere universale lo stemma fu di Giuseppe Compagnoni. 
La bandiera italiana nasce come bandiera militare e fu creata per delimitare il perimetro dell'esercito di Napoleone. I colori rosso e bianco sono stati presi dalla bandiera Francese, mentre il verde è stato aggiunto per richiamare le colline e le pianure. 


L'interpretazione dei sogni

Risultati immagini per sogniIn questi giorni mi è capitato di svegliarmi e ricordarmi i sogni.
Mi sono chiesta... ma hanno qualche significato?

Partiamo spiegando i colori che ci appaiono nei sogni
-Blu/azzurro: calma, la pace, la profondità di sentimento, la pienezza, il silenzio
-Verde: la sicurezza di sé, la tenacia, la fermezza
-Rosso: la forza, la conquista
-Viola: la sensibilità, il desiderio di unione spirituale o di magia
-Marrone: la sensibilità, il desiderio di unione spirituale o di magia
-Grigio: una separazione, l'interposizione di un muro, un colore senza vita
-Nero: la negazione del colore, rinuncia, abbandono
-Giallo:  la gioia, l'allegria, la spontaneità

Parliamo ora delle immagini più presenti nei nostri sogni

-Sognare il ragazzo/a che ci piace può sembrare una banalità ma è comunque un'immagine che ci accompagna per il resto della giornata...vuole semplicemente dire che desideriamo questa determinata persona e i cosiddetti "film mentali" che ci facciamo durante la giornata si riverseranno nei nostri sogni
-Sognare di cadere rappresenta l'insicurezza e la paura che accumuliamo nell'arco della nostra vita
-Sognare di guardare un cielo stellato simboleggia la ricerca di qualcosa di meraviglioso e il voler distaccarsi dalla vita di tutti i giorni
-Sognare di essere rapiti significa il fatto di essere rapiti da qualche situazione
-Sognare di leggere un libro significa volersi arricchire in qualche modo
-Sognare la morte ha molti significati uno di questi è anche il fatto di provare ansia e angoscia verso una persona

Ovviamente non sono solo queste le interpretazioni dei sogni possibili, ma questi sono gli scenari più presenti nei miei sogni più recenti.
Da alcuni sogni sarebbe bello non svegliarsi, da altri invece è un sollievo....


Tratto da: https://www.universonline.it/_tempo_libero/sogni/significato-dei-sogni.php
Tratto da: https://www.universonline.it/_tempo_libero/sogni/significato-dei-sogni.php
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Tratto da: https://www.universonline.it/_tempo_libero/sogni/significato-dei-sogni.php
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Tratto da: https://www.universonline.it/_tempo_libero/sogni/significato-dei-sogni.php

DI TUTTO E UN PO'💙

Ciao a tutti ragazzi, oggi sono qui per parlarvi di uno degli orgogli italiani degl'ultimi anni: 
BEBE VIO.




STORIA
Il suo vero nome è Beatrice Maria Vio ed è nata il 4 Marzo 1997 a Venezia.
Pratica scherma sin a quando aveva cinque anni ma purtroppo si è dovuta fermare per un annetto quando aveva 11 anni.
Infatti, in giovane età, ha dovuto fare i conti con una brutale meningite, che è riuscita a combattere, ma che le ha causato l'amputazione di braccia e gambe.
Nonostante questo alla fine è tornata ad allenarsi e ha raggiundo risultati stupefacenti.
Ora ha 20 anni, quasi 21, ed una carriera splendida alle spalle ed un'altra altrettanto 
 meravigliosa davanti.



VITTORIE
 Nel 2011 è stata campionessa italiana Under20 e nel 2012 e 2013  campionessa italiana assoluta. 
Ai giochi paralimpici del 2016 ha vinto un oro individuale ed un bronzo a squadre; nei mondiali paralimpici del 2015 e del 2017, invece, ha vinto l'oro individuale e un altro oro a squadre, mentre ai campionati europei paralimpici del 2014 ha vinto un oro a squadre ed uno individuale.


PROGETTI
Bebe organizza incontri in tutta Italia in cui racconta le sue esperienze.
Inoltre nel 2015 ha pubblicato il  libro "MI HANNO REGALATO UN SOGNO" e nel 2017 un   altro libro con un titolo magnifico: "SE SEMBRA IMPOSSIBILE, ALLORA SI PUO' FARE".
L'anno scorso ha fatto la maturità.


SORRIDERE, SEMPRE
"La vita è una figata".
Questa è una delle frasi che Bebe dice più spesso.
E' la frase di una ragazza che non ha mai perso il sorriso, anche quando le rimaneva solo da piangere.
Ne ha passate tante eppure non ha mai mollato e alla fine i risultati si sono visti.
E'un esempio per tutti... 

I 10 ATTORI PIU' CLICCATI DEL MOMENTO

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Jack Nicholson
Classe 1937, John Joseph “Jack” Nicholson può essere considerato “la maschera di Hollywood”. Il suo volto è infatti adattabile ad ogni mimica, come fosse di plastilina. A lanciare la sua carriera il film cult di Dennis Hopper, «Easy Rider», per il suo seppur breve ruolo dell’avvocato ubriacone George Hanson, che gli valse anche una nomination all’Oscar. Ma è passato alla storia soprattutto per alcuni ruoli caratteristici interpretati tra gli anni ’70 e ’80: Randle Patrick McMurphy in "Qualcuno volò sul nido del cuculo", Jack Torrance in "Shining" e Joker nel "Batman" di Tim Burton. Prima, dopo e durante tante altre pellicole, tra ruoli drammatici e brillanti. Si pensi a "Chinatown", "Qualcosa è cambiato", "Wolf". Ha compiuto da poco 80 anni. Attore da record per i premi vinti, vanta dodici candidature e tre Oscar vinti.

Johnny Depp

Classe 1963, all’anagrafe John Christopher, “Johnny” Depp II, è un grande caratterista e trasformista. Non ha mai vinto il Premio Oscar, malgrado tre candidature. Esordisce ventunenne in "Nightmare – Dal profondo della notte" (1984), mentre il primo ruolo da protagonista arriverà l’anno successivo con "Posizioni promettenti", da lui stesso definito scadente. Ma è solo negli anni ’90 che la sua carriera decolla, grazie a una proficua collaborazione col regista Tim Burton, il quale ne esalta le capacità trasformiste. Il primo successo è "Edward Mani di Forbice" (1990), poi, dopo altri film, si esalta ancora nello psichedelico "Paura e delirio a Las Vegas" (1998). Ma l’anno prima si fa apprezzare nei panni di Donnie Brasco al fianco di Al Pacino. La sua carriera è in totale ascesa, principalmente in ruoli di fantasia. Il più continuo è quello di Jack Sparrow nella saga "Pirati dei Caraibi", della quale, l'ultimo film,"La vendetta di Salazar", è uscito lo scorso anno.

Leonardio DiCaprio

Il suo mancato Oscar, dopo sei nomination, era diventato un tormentone irriso sul web. Poi finalmente è arrivato con "Revenant – Redivivo" di Alejandro González Iñárritu (2015), nel ruolo di Hugh Glass. Classe 1974, rischiava di passare alla storia solo per il ruolo dell’angelico Jack in "Titanic"(1997). E invece, negli anni, ha dimostrato di avere bravura da vendere e grande versatilità, oltre che un bel visino. Dopo alcune serie Tv, il suo debutto nel mondo del cinema avviene con "Critters 3" (1991). Nel 1993 ottiene il suo primo ruolo importante in "Voglia di ricominciare", al fianco di Robert De Niro. Nello stesso anno, viene elogiato dalla critica per la sua interpretazione in "Buon compleanno Mr. Grape", il quale gli valse una candidatura ai Premi Oscar 1994, a soli 19 anni. Consacrato con il succitato "Titanic", negli anni 2000 inanella un successo dietro l’altro, diventando mentore di Martin Scorsese. Si ricordano, tra gli altri, "The Departed"(2006), "Shutter Island" (2010), "Inception" (2010), "J. Edgar" (2011), "Django Unchained" (2012), "Il grande Gatsby" (2013) e "The Wolf of Wall Street" (2013).

Charlie Chaplin

Una lacrima e un sorriso”: questa è la giusta sintesi del cinema di Chaplin, al secolo Sir Charles Spencer “Charlie” Chaplin, sia come regista che come interprete. Classe 1889, seppe raccontare le difficoltà degli ultimi della società con ironia sferzante col suo “Vagabondo”, con tanto di bombetta, bastone e baffetti. Esordì con corti nel 1914, mentre i primi successi arrivano a partire dal 1916. Ma dove questa caratteristica raggiunge il suo apice è sicuramente ne "Il monello" (1921). Fu anche impegnato politicamente, ma sempre tramite le sue pellicole, tanto da essere avversato sia negli Stati Uniti che nella sua Inghilterra e bollato come un comunista e un anti-capitalista negli anni bui del maccartismo americano. Non a caso gli fu assegnato un solo Oscar, ma alla carriera, ad inizio anni ‘70. Memorabile la parodia di Adolf Hitler ne "Il grande dittatore" (1940). Ci ha lasciati nel 1977.

Marlon Brando

Classe 1924, raggiunse la popolarità interpretando Stanley Kowalski nel film "Un tram che si chiama Desiderio" (1951), per poi essere consacrato in pellicole quali "Il selvaggio" (1953), "Fronte del porto" (1954) e "Bulli e pupe" (1955). Avversato da Hollywood per le sue idee politiche, ritrova lo slancio professionale grazie al ruolo di Don Vito Corleone ne "Il padrino" (1972). Poi lo scandaloso "Ultimo tango a Parigi" (1972) di Bernardo Bertolucci e "Apocalypse Now" (1979) sul dramma della guerra in Vietnam. Vinse due premi Oscar negli anni ’50, di cui il secondo ritirato da una nativa indiana al suo posto. Gli ultimi anni della sua vita sono stati contrassegnati da drammi familiari e scandali, dovuti ai suoi vari amori finiti male e alla sua scarsa presenza come padre. Ci ha lasciati nel 2004, finendo poco prima anche in un cameo in un video di Michael Jackson per la canzone "You rock my world", dove, ormai irriconoscibile per la sua stazza lontana dal sex symbol che fu, impersonifica una sorta di Vito Corleone in penombra.

Dustin Hoffman

Di lui Luca Carboni diceva “E intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film”. Come dargli torto. Il secondo film fu già un successone: "Il laureato" (1967) di Mike Nichols. Attore dotato di grande versalità, passa con disinvoltura dal thriller ("Il maratoneta" 1976, "Cane di paglia" 1971) alla commedia ("Tootsie", 1982), dal genere realistico di denuncia ("Un uomo da marciapiede", 1969), al film politico ("Tutti gli uomini del presidente", 1975) a quello favolistico e fantastico ("Dick Tracy" del 1990 o "Hook – Capitan Uncino", 1991, "Mr. Magorium e la bottega delle meraviglie" del 2007). Tanti poi i ruoli drammatici e struggenti: "Il piccolo grande uomo" (1970) di Arthur Penn, "Cane di paglia" (1971, di Sam Peckinpah), "Kramer contro Kramer" (1979), "Rain Man – L’uomo della pioggia" (1988). Per questi ultimi due film ottiene l’Oscar al miglior attore, mentre nel 1996 riceve a Venezia il Leone d’oro alla carriera.

Stanlio e Ollio

Chiudiamo questa carrellata con una coppia di attori che ha fatto la storia della comicità. Al secolo Arthur Stanley Jefferson e Oliver Norvell Hardy, uno magro e tonto, l’altro grasso e buffo leader del duo, hanno realizzato una serie di corti e lungometraggi esilaranti e geniali. Dal 1921 al 1951 hanno realizzato 107 pellicole totali. Eccellendo sia nel cinema muto che in quello sonoro. Inseparabili nella vita e nel lavoro, nel privato erano l’esatto opposto. Stanlio era il meticoloso che preparava la gag, mentre Ollio era meno propenso al lavoro. Riceverà solo un Oscar alla carriera il primo, nel 1961, quando il secondo era già morto. Oliver Hardy inventò la tecnica camera-look, ovvero guardare nella telecamera rivolgendosi ai telespettatori, con espressioni facciali di perplessità o gioia. Morì prima Ollio, nel 1957, colpito da due ictus e un infarto, ormai smagrito e irriconoscibile. Stanlio si spegnerà nel 1965. Ironia della sorte, negli ultimi anni della loro vita, resteranno paralizzati a due bracci opposti. Si divisero fino alla fine anche la cattiva sorte.

Kirck Douglas

Classe 1916 e all’anagrafe olandese Issur Danielovitch Demsky, esordisce nel film "Lo strano amore" di Marta Ivers (1946). Ma è con "Il grande campione" (1949) prima e "L’asso nella manica" di Billy Wilder (1951) poi, che si fa apprezzare al grande pubblico. Molto riuscita l’interpretazione del pittore Vincent van Gogh nel film "Brama di vivere" del 1956. Ma il capolavoro, tra i film in cui ha recitato, viene considerato "Orizzonti di gloria" (1957), pellicola fortemente antimilitarista diretta da un giovane Stanley Kubrick. Brilla anche nel ruolo di "Spartacus" nell’omonimo film del 1960. Si è fatto apprezzare anche in film western, come  "Il grande cielo" (1952) di Howard Hawks e "Sfida all’O.K. Corral" (1957). Ha ricevuto solo tre nomination all’Oscar, vincendo però solo una statuina alla carrieraPadre di Michael, è un allegro centenario ancora in vita.

John Wayne

Al secolo Marion Mitchell Morrison, classe 1907 e spentosi nel 1979, il suo nome fa rima con Western. Sebbene si fece apprezzare anche in ruoli differenti. Il suo primo ruolo importante fu nel western "Il grande sentiero" (1930), mentre l’amicizia con John Ford lo portò ad una lunga prolifica collaborazione professionale. I film considerati di spicco sono "Il massacro di Fort Apache" (1948), "I cavalieri del Nord Ovest" (1949), "Rio Bravo" (1950), "Un uomo tranquillo"(1952), "Sentieri selvaggi" (1956), "L’uomo che uccise Liberty Valance" (1962). In particolare, l’interpretazione del personaggio di Ethan Edwards in "Sentieri selvaggi" (1956) viene considerata una delle migliori mai offerte da Wayne, al punto da dare perfino il nome di Ethan a uno dei suoi figli. Vinse il suo unico premio Oscar solo nel 1970 per Il “Grinta” (1969). Le sue idee apertamente favorevoli nei confronti della guerra in Vietnam ne rallentarono la carriera.

Al Pacino

Al secolo Alfredo James “Al” Pacino, classe 1940, ha vinto il Premio Oscar nel 1993 (su 8 nomination totali) per l’interpretazione del tenente colonnello Frank Slade in "Scent of  Woman – Profumo di donna" (1974). Ma ha lasciato il segno soprattutto con personaggi quali il poliziotto integgerrimo Frank Serpico in "Serpico" (1973), il rampollo del malavitoso Don Vito Corleone con Michael Corleone nella saga de "Il Padrino" (1972), il malavitoso cubano Tony Montana in "Scarface" (1983), il portoricano che vuole “uscire dal giro” Carlito Brigante in "Carlito’s way" (1993), l’insoddisfatto Boss Lefty in "Donnie Brasco" (1997). Da incorniciare anche nei panni dello sgangherato rapinatore di banche in "Quel pomeriggio di un giorno da cani" (1975), della rincorsa con De Niro in "Heat la sfida" (1995) e il ruolo del Diavolo ne "L’avvocato del Diavolo" (1997). Negli ultimi anni si sta molto dedicando al Teatro, sua grande passione.

I 5 stati più grandi in tutta la storia!!!

Ciao, adesso vi mostrerò i 5 stati più grandi in tutta la storia.

5.Il quinto,  quello più piccolo, era l'impero spagnolo, esteso 6.850.000 km². Esso comprendeva tutta l' America meridionale, tranne il Brasile  e metà di quella settentrionale, l'Italia meridionale , i Paesi Bassi, le colonie  in Africa e quelle in Asia. Questo impero controllava anche molti commerci marittimi, perchè aveva la flotta più grande del mondo. L'economia spagnola si basava non solo sui commerci ma anche sulle innumerevoli miniere d'oro e d'argento nel sud America.   















4.La quarta è l'Unione Sovietica o URSS che si estendeva per 22 402 000 km². Era uno stato federale che comprendeva l' Europa orientale e tutta l'Asia settentrionale. Questo stato sorse il 30 dicembre 1922 sulle ceneri dell'impero Russo. L'Unione Sovietica era molto forte militarmente, infatti sconfisse la Germania nel 1945 con altri stati d'Europa e con gli USA.



















3.IL terzo è l'impero Russo come URSS si estendeva su tutta l'Asia settemtrionale, l' Europa orientale e, in più, comprendeva Polonia, Finlanda ed Alaska, che poi è stata venduta agli USA. Questo impero fu creato nel 1721, quando Pietro il Grande si proclamò imperatore e cadde a causa della  rivoluzione, durante la prima guerra mondiale, perchè il popolo era stanco di combattere.














2.Al secondo posto c'è l'impero Mongolo che si estendeva per la maggior parte dell'Asia e quindi per circa 33.000.000 km². Gengis Khan creò questo impero nel 1206 e conquistò quasi tutti i territori vicini. Dopo la morte di Gengis Khan l'impero cominciò la sua lunga decadenza e la sua fine avvenne nel 1368.












1. il primo è  l'mpero britannico, un impero colonniale che si estendeva per 37,1 milioni di km². Era l'unico stato che aveva i territori su tutti i 5 continenti e comprendeva India, Oceania , Canada, parte orientale degli Stati Uniti d'America,  Irlanda, un terzo dell'Africa, Iraq e altre piccole isole. Aveva una flotta navale molto forte e aveva il controllo sui commerci di quasi tutto il mondo.