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giovedì 19 aprile 2018

1 giugno 1967

Non ci credo! Finalmente il 1 giugno è arrivato!! Oggi esce il nuovo disco dei Beatles "Sergent Pepper and the Lonely Hearts Club Band". E' da mesi che aspettavo questo momento. Ho scritto a tutti i miei amici francesi con la macchina da scrivere di papà...lui non lo sa, se dovesse scoprirlo penso che mi taglierebbe i capelli e mi impedirebbe di andare alla festa di Marcella.
Risultati immagini per pepper's lonely hearts club bandDopo la vacanza in Francia sono cambiata. Ora mi piacciono le gonne corte che si vedono sui cartelloni pubblicitari. Ovviamente mio padre si rifiuta di comprarmele, ho chiesto alla nonna di prendermene una, lei mi guarda, si mette gli occhiali sul naso e mi urla che devo solo provare a mettermi una di quelle cose e se lo faccio mi ha detto che mi rompe tutte le ossa che ho. Quindi ho rinunciato e mi accontento delle solite gonne lunghe.

I Beatles sono tutto ciò che ho. Dopo la scuola li ascolto sempre, sono bravissimi e bellissimi. Amo John Lennon. A scuola spero sempre che uno di loro entri dalla porta e che mi porti con lui, in uno dei suoi concerti, immagino già la folla che grida il mio nome: Raven, Raven, Raven... Ma so che non accadrà mai e poi mai.
Mi rassegno al destino. Dovrò abituarmi all'idea di lavorare nell'azienda di famiglia, che produce dentifrici, puzzerò di menta ma almeno avrò i denti puliti!

Sono in ansia. Devo andare a comprare il disco tra mezz'ora. Mi accompagnerà Lucia, una mia amica, e sua sorella maggiore con il suo ragazzo. Non so come i loro genitori accettino che abbia un ragazzo, voglio dire ha solo un anno in più di me! Sinceramente non mi sento pronta per una relazione, anche perché mio padre mi ha detto che non devo nemmeno pensarci... mi ha detto che se mi presento con un ragazzo a casa, prima picchia lui e poi picchia me... non ha mai alzato le mani con me e sinceramente non ci tengo molto a provarlo.

Mi alzo dal letto e vado in bagno, ovviamente c'è un armadietto pieno di dentifricio. Mi faccio una doccia lunga e rinfrescante, il sole ormai non è più timido e quindi fa molto caldo.
Torno in camera in accappatoio, facendo attenzione a non sporcare in giro. Mi metto la mia solita gonna grigio topo e una camicetta marroncina. Sono vestita come mia nonna...aspetta...questi sono i vestiti di mia nonna! Mio padre non ha intenzione di comprarmi dei nuovi vestiti perché dice che non fanno più i vestiti di una volta, non voglio provocarlo, perciò mi accontento dei miei pezzi d'antiquariato.

Lucia è sotto la porta di casa che mi aspetta, anche lei non ne può più di tutta questa attesa.
Ci avviamo verso il centro. Vicino alla fontana c'è un negozio di dischi.
Risultati immagini per beatlesConosco bene il proprietario perché è un amico d'infanzia di mia madre. Stiamo entrando, la sorella di Lucia con il suo ragazzo ci aspetterà fuori, sicuramente si sbaciucchieranno, spero per loro che non passi di lì il padre di Lucia. Dentro il negozio di Flavius c'è un calca pazzesca, molte persone si spintonano per arrivare al disco. C'è quell'antipatica di Ernesta che con Giada e Roberta agita il lato b per tutto il negozio sfoggiando i dischi che si sono accaparrate. Lucia le odia molto più di me e quindi scoppia. Corre fino dove c'è Ernesta e tenta di prenderle il disco, lei lo allontana e la fa rovinare per terra, la smorfiosetta ridacchia con le altre ochette e non si accorge che lei da dietro le tira i capelli, lei con un urletto da gallina si accascia per terra. Mentre fanno il loro teatrino riesco ad afferrare due dischi e a pagarli. Prendo Lucia per una spalla e la trascino fuori dal negozio come meglio riesco.


La sorella di Lucia mi ordina di tornarmene a casa e non disturbarli più. La odio!!!

Appena arrivata a casa mi lancio nel letto e infilo il disco nel mangiadischi, quasi piango da quanto è bello. Passo il pomeriggio così, tra una canzone e l'altra. Decido di inventarmi dei balletti. Inizio ad agitarmi tutta, la mia danza frenetica è bellissima, mi accascio per terra e mi avvito su me stessa. La sfortuna vuole che mio padre passi di lì e perciò mi alza dal pavimento per i capelli e mi costringe a sedermi. Inizia a dirmi che pensava che stessi male, non mi sembrava male il mio ballo, ma evidentemente non la pensa così.
E' arrivata l'ora di cena e mangiamo la solita polenta con verdura.
Dopo aver ascoltato i Beatles ancora per un po' vado a dormire, sono certa che John un giorno mi chiederà di ballare per lui...


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