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giovedì 5 aprile 2018

il mare dei mostri pirateschi

IL MARE DEI MOSTRI PIRATESCHI

Ora vi racconto di un'avventura di questo capitano.
 Era inverno, io e la mia nave salpammo da Genova e arrivammo dopo cinque mesi nel pacifico precisamente in un'isola sperduta grande almeno 100 ettari e ricoperta da foreste.
Risultati immagini per pirati
Io e la mia ciurma camminammo per tutta l'isola cercando la cosa più strana che sentimmo per tutta la nostra vita:un signore prima di annegare e morire con la sua ciurma disse la parola "mortipirati". Noi quindi stiavamo cercando questi pirati.
Arrivati al centro dell'isola trovammo una botola ricoperta da legna e sassi; allora prendemmo un pezzo di legno e lo bruciammo per distruggere la legna e togliemmo i sassi. Finito di togliere la roba che copriva la botola la aprimmo e trovammo un fiume sotterraneo.
Risultati immagini per pirati teschioDopo aver scoperto il fiume prendemmo una specie di legno e lo utilizzammo come una zattera; navigammo per un pò nell'oscurità e quando finì il fiume ci ritrovammo nel pacifico ma un pò diverso: l'acqua era verde e scottava.
Allora prendemmo un secchio trovato prima nell'isola e prendemmo un po di acqua per provare alla ciurma restata a terra che siamo veramente     
                                                                   normali di cervello.
Finito il prelievo ci accorgemmo che la corrente ci portava vicino ad una nave enorme di legno che aveva a prora una ciurma di almeno 80 uomini con al posto della testa dei teschi e una voce che sembrava mortoria (simile a quella di un morto che cammina, con respiri pesnti e con un suono da messa di una chiesa durante un funerale).Immagine correlata
Alla fine dell'accostamento della nave pirata con la nostra zattera i pirati con i teschi ci obbligarono a salire a bordo.
Il capitano era con una faccia da morto tutta raghinzita, con le labbra nere, la barba fota e bruciata, il mantello era nero e rosso e il cappello aveva un teschio che senza credere ai nostri occhi penserete fosse finto ma parlava e dalla sua bocca uscivano anime in formato nuvole.
Appena il capitano disse addio noi ci preoccupemmo e facemmo bene: il capitano tagliò la gola ad un mio fidato uomo della ciurma e mi disse"mi dovete dare il tesoro". Allora capii che ero in un'enorme guaio se avessi tardato a consegnarli il tesoro.
Allora salutai il pirata e scesi insieme alla mia ciurma.
Andai all'isola via mare e cercai per mesi il tesoro.http://cultura.biografieonline.it/wp-content/uploads/2012/10/jolly-roger-bandiera-pirati.jpg
Alla fine la mia ciurma morì di fame e io in punto di morte per disidratazione cercai il tesoro nell'unico posto in cui non ho mai cercato: in fondo all'oceano! Arrivato al luogo con l'acqua calda vidi un baule sotto l'oceano che aveva una valvola che scaldava l'acqua e trovai all'interno dell'oro magico.
Allora lo consegnai al pirata e lo salutai e lui mi disse "morte a te non avverrà ma ora il tuo amico risusciterà".
Allora vidi dal baule resuscitare il mio amico e lo abbracciai piangendo per la felicità come se fosse la prima volta che lo vedo.
Tornato a genova  capii che ero finito con la mia nave nelle   isole maledette e per questo non ci tornerò più neanche se diventassero buoni pirati!!!!!!

 il capitano Frenklin    sg Risultati immagini per tesoro

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