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giovedì 15 marzo 2018

un po' di miti e leggende !!!!

Oggi vi racconterò alcuni miti e leggende di popoli diversi.




 Leggenda latina

                                       Le oche del Campidoglio
Una delle leggende più famose è legata all’assedio di Roma da parte dei Galli. La vicenda si svolge sul Campidoglio, là dove sorgeva il tempio di Giunone presso il quale vivevano le oche sacre alla dea.  I Romani, assediati da lungo tempo dai Galli,  erano tentati dal desiderio di uccidere le oche che liberamente si aggiravano sul Campidoglio, ma non osarono farlo essendo queste sacre. Una notte Marco Manlio, un soldato che dormiva presso il tempio di Giunone, sentì le oche starnazzare, subito si alzò e corse alle mura della rocca. Si scontrò con un Gallo che, insieme agli altri, stava scalando la rocca. Intanto le oche continuavano a starnazzare e così svegliarono tutto l’esercito che si precipitò a dare man forte a Marco Manlio.






Leggenda degli indiani d'America

                                   Terra, acqua, fuoco, aria

Insieme alle potenze celesti, gli indiani delle pianure venerano le potenze della Terra, dell’Acqua, del Fuoco e dell’Aria, rappresentate in modo diverso dalle diverse tribù. I Sioux immaginano che gli spiriti dell’acqua siano divisi in due categorie: quelli delle correnti e quelli delle acque sotterranee. I primi assomigliano agli uomini, ed i secondi alle donne, anche se secondo alcuni questi ultimi formano un mostro dalle molte teste che sorregge la Terra.
Il Tuono è il più importante tra gli spiriti dell'Aria; esso è la voce del Grande Spirito che parla nelle nuvole. Il Tuono ha la forma di un grande uccello, l’uccello di tuono, accompagnato da uno stormo di uccelli più piccoli, il cui battito d’ali causa i distanti rombi che si sentono tra le nuvole dopo ogni tuono...


                                                            



Leggenda greca 

                                                          Gli Dei dell'Olimpo


Gli Dei dell’Olimpo, avevano qualità e poteri sovrumani, ma allo stesso tempo possedevano difetti tipici degli uomini. Erano spesso invidiosi e gelosi uno dell’altro. I loro divertimenti preferiti erano le trame di palazzo e le burle. Spesso e volentieri le loro storie personali si intrecciavano con quelle degli umani non solo nelle vicende amorose, ma anche in quelle in cui gli uomini si combattevano per vincere una guerra. Quando la loro volontà lo richiedeva, gli Dei dell’Olimpo erano pronti anche ad andare in soccorso e a proteggere gli uomini che dimostravano di essere valorosi.



Leggenda tedesca    

                                   Coboldo
Il Coboldo è un personaggio del folklore tedesco identificabile spesso con elfi o goblin. Si comporta a volte come elfo domestico a volte come spirito maligno che infesta le miniere. Lo scrittore britannico Neil Gaiman sostiene che i Coboldi nascano da un complesso rituale che consiste nel tenere un bambino appena nato in un nascondiglio sotterraneo per cinque anni; al compimento del quinto anno il bambino, portato in superficie, verrebbe trafitto da una lama di bronzo e da una di acciaio, per poi essere bruciato al fine di ricavare, dalle sue ceneri, un feticcio. Da esse nascerebbe il Coboldo, carico di malvagità a causa dei trattamenti subiti.






Leggenda giapponese 

                                                   La nascita della morte 

Izanami mori' dando alla luce l'ultimo figlio, ma Izanagi non accettò questo destino e dcise di scendere in Yomi, la terra dei morti, per andare a riprendere la sua compagna. Questo mondo all'inizio non gli sembrò particolarmente terrificante, ma immerso in una grande oscurità; alla fine trovò Izami. Pur non vedendola bene, le chiese di seguirlo fuori dagli inferni, ma la sua compagna dovette rifiutare perchè aveva già mangiato il cibo Yomi e non poteva tornare tra i viventi. Izanagi attese che la compagna si addormentasse per poter accendere il fuoco e vederla; ma quando lo accese trovò Izanami profondamente cambiata, col corpo pieno di larve ed abominevole. La vista lo spaventò a tal punto che il dio si mise a correre, cercando di fuggire dall'inferno. A questo punto Izanami, ridestata, si offese e cominciò ad inseguirlo, aiutata da altre creature infernali, per trattenerlo. Dopo varie peripezie il maschio riusci' a raggiungere l'ingresso di Yomi, ad uscire ed a tapparlo con una grossa pietra; sentendo nel frattempo la vecchia che lo stava minacciando di uccidere mille viventi ogni giorno se lui non avesse tolto la pietra. Lui rispose che in quel caso avrebbe dato vita, ogni giorno, a millecinquecento persone. Fu cosi' che, secondo la mitologia giapponese, la morte ebbe origine dalla fine dell'amore tra i due dei che hanno creato la terra.













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